L'incidente è avvenuto il 5 dicembre 1945, quando cinque aerosiluranti delle forze navali statunitensi, noti come "Volo 19", con al comando il tenente Charles Taylor, erano decollati per una missione di addestramento e una volta entrati nel Triangolo delle Bermuda sono scomparsi dagli schermi radar.
Secondo il ricercatore australiano Shane Satterley, la tragedia non è stata causata da alcun fenomeno paranormale in quest'area, ma dalle azioni sbagliate dell'equipaggio. In particolare, col sopraggiungere del buio e il tempo mutevole, Taylor ha iniziato a volare non seguendo gli strumenti, ma basandosi su quello che accadeva fuori dal finestrino.
"Taylor si è perso più di una volta durante il volo. Si è dovuto salvare due volte nell'Oceano Pacifico", ha osservato l'esperto.
Il ricercatore ha aggiunto che la maggior parte dei membri dell'equipaggio erano apprendisti e non sapevano come far funzionare velivoli ad ala rotante in condizioni difficili.
Satterley ha sottolineato che l'esercito americano conosceva la causa della tragedia, ma la madre di Taylor aveva detto che fino a quando l'aereo non venisse ritrovato nessuno avrebbe potuto incolpare suo figlio per quello che è successo. A tal proposito, i militari sono stati costretti ad indicare nel rapporto che "il motivo è sconosciuto".
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