La Maslenitsa è una festa tradizionale russa che si svolge tutti gli anni nella settimana immediatamente precedente la Quaresima. Potremmo paragonarla in qualche modo al nostro carnevale anche se qui i bambini preferiscono mascherarsi ad Halloween.
Questa tradizione nasce dal fatto che la religione ortodossa vieterebbe il consumo di latticini e uova durante la Quaresima per cui, in origine, la Maslenitsa rappresentava l’ultima occasione per gustare questi prodotti. Il piatto tipico sono infatti i bliny, frittelle dolci a base appunto di burro e uova. Per i meno credenti il significato della festa è più identificato nella celebrazione della fine dell’inverno. Infatti la maggior parte delle manifestazioni sono in qualche modo una metafora – un gioioso addio al freddo e benvenuto alla primavera che dovrà arrivare.
Questo appunto lo spirito dello spettacolo preparato dagli artisti del circo ‘Tra Paradiso e Terra’ e allestito lo scorso fine settimana al Parco Zaryadye a Mosca, nei pressi della Piazza Rossa. Gli acrobati con soprabiti neri avrebbero dovuto intrattenere i visitatori e dare indicazioni ai turisti volteggiando leggiadri sulle loro lunghe picche. In effetti per un po’ è andata proprio così e tutto è sembrato molto romantico e pittoresco.
Solo che poi il tempo è cambiato bruscamente e i circensi sono rimasti sulle picche a volteggiare da soli minacciosi dipingendo un paesaggio che, a seconda degli autori dei video postati sui vari social, sono stati descritti come corvi, fantasmi, impiccati, morti impalati, spettri medioevali, personaggi di film distopici o post apocalittici.
-А вдоль дороги мёртвые с косами стоять! И тишина!
— Julius-ALF (@alf_julius) March 2, 2020
-Брехня!
-А вот и не брехня, в парк Зарядье сходи! pic.twitter.com/pwv9cQQa6i
парк Зарядье, Москва, Средневековье pic.twitter.com/oYjRa04m0R
— Милена Митина (@_marsi) March 2, 2020
Capita. Del resto la Maslenitsa è proprio questo – quel periodo in cui sembra che stia già per arrivare la primavera e tutto splende pervaso da luci romantiche e leggiadre... e l’attimo dopo ti rendi conto che l’inverno russo è duro a morire e ci impiega un attimo a riportarti con i piedi per terra, sarebbe proprio il caso di dire guardando le immagini.
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