Nella storia di San Pietroburgo ci sono molte pagine firmate da italiani. E' al genio degli architetti del Belpaese che San Pietroburgo deve il suo aspetto da Capitale europea.
Domenico Trezzini e la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, Francesco Rastrelli e il Palazzo d'Inverno, con la reggia di Carskoe Selo, Giacomo Quarenghi, che progettò il museo dell'Hermitage.
Più modestamente, nel calcio era ancora vivo il ricordo di Luciano Spalletti, campione di Russia nel 2010 e 2011, quando la scorsa estate l'a.d. di Gazprom (sponsor del club pietroburghese), Alexey Miller presentò in pompa magna Roberto Mancini.
Purtroppo per lui, il tecnico di Jesi non è riuscito a costruire la squadra che voleva. Partito con grandi aspettative "vincere il campionato russo e portare lo Zenit in Champions League", Roberto Mancini alla guida dello Zenit è stato in testa al campionato russo per le prime 14 giornate su 30. Poi, proprio dopo l'infelice spareggio mondiale dell'Italia e le prime voci su un suo futuro in azzurro, la squadra di Pietroburgo ha iniziato a perdere colpi. Sconfitto 3-0 dai rivali dello Spartak (allenato dall'altro italiano Carrera), scosso dai litigi con alcuni senatori dello spogliatoio (Kerzhakov, liquidato in fretta e furia e Dzyuba spedito con le riserve), eliminato dall'Europa League ai Sedicesimi di finale dai tedeschi del Lipsia, lo Zenit si è avviato verso un finale di stagione anonimo, concluso con un 5° posto che ha fatto crescere la rabbia dei tifosi.
Rabbia puntualmente sfogata sugli spalti del nuovo stadio "San Pietroburgo" ed anche su quelli virtuali dei social network.
Iniziamo da Twitter, dove il 2 dicembre 2017 un anonimo tifoso si è inventato la pagina "pensierini di Roberto Mancini" @scrapsmancio
Договариваюсь со сборной Италии. Ну а че, хуже тренировать невозможно, я со всех сторон защищён #италия #невыходначмнебеда
— Записки Роберто Манчини (@scrapsmancio) 12 мая 2018 г.
Mi sto accordando con la nazionale italiana. Beh, peggio di così non si può allenare, sono in una botte di ferro.
Di Mancini in Russia passeranno agli annali la foto ricordo con i sosia di Lenin e Stalin sulla piazza Rossa
#манчини мр Сталин и мр Ленин #фото #классноефото pic.twitter.com/f3tmkGbFzN
— Макс Смирнов (@SMIRNOVMAKSIM97) 9 мая 2018 г.
Ed il cimento invernale in pantaloncini corti sulle acque ghiacciate della Neva, per invogliare i tifosi ad andare allo stadio per la partita di campionato contro l'Amkar Perm', nonostante le temperature polari.
In Italia c'è chi ironizza sulla destinazione di Mancini e si chiede se più che CT, non convegna subito farlo premier, data l'incertezza che ancora avvolge l'incarico di primo ministro nel nuovo governo Lega-M5S
Avvisateli che #Mancini è sganciato dallo #ZenitSKA #M5SLega #m5sbuffoni #LegaM5S pic.twitter.com/KPETJPmE0p
— Monica M (@mosci68) 14 мая 2018 г.
E chi è pronto ad accogliere Mancini ed anche il futuro premier proprio dalla Russia, (ma non proprio) con amore:
Pare che nel giro di poche ore avremo #Sapelli presidente del consiglio e #Mancini ct della nazionale. Entrambi ce li manda #Putin.
— Mauro Canavese (@Maurone) 14 мая 2018 г.
Bene, ma non benissimo.
Dovunque vada Mancini viene già visto con l'immancabile sciarpa tricolore al collo, vagamente somigliante alla mascotte dei Mondiali di Italia '90, dove Mancini, pur convocato, non scese mai in campo con gli Azzurri.
"Mancini Corri, i sogni diventano realtà"
Siete pronti a indossarla tutti?
Siete pronti a indossarla tutti? #Mancini pic.twitter.com/obUSnF0yo4
— Roberto Mancini (@figomancio) 13 мая 2018 г.
Di tutt'altro tenore l'addio riservato da San Pietroburgo ad un altro italiano, il difensore Domenico Criscito, che dopo sette anni tra le file dello Zenit ritorna al "suo" Genoa. Striscioni in italiano ed anche nel dialetto napoletano, lacrime di commozione tra i tifosi ed anche per l'ormai capitano dello Zenit, che a San Pietroburgo ha fatto nascere i suoi due figli.
Più o meno le stesse lacrime hanno pianto oggi i 46 000 tifosi della Zenit Arena. Sorprende quanto possa essere commovente l'addio a persone che non sanno neanche chi sei. Si può dire milioni di volte che l'opinione pubblica non conta nulla, ma la differenza nella reazione delle persone nei confronti di Criscito e Mancini la dice lunga.
Emozioni così diverse dall'addio. Grazie, Capitano: hai scritto il tuo nome nella storia blu-bianco-azzurra. Mister… no comment.

Tra pochi giorni sapremo se Roberto Mancini diventerà effettivamente il nuovo tecnico della nazionale italiana, mentre tra un mese in Russia inizia la Coppa del Mondo di calcio FIFA 2018.
Le partite della fase a gironi si giocheranno in 11 città: Kaliningrad, San Pietroburgo, Mosca, Nizhny Novgorod, Kazan, Saransk, Samara, Ekaterinburg, Volgograd, Rostov e Sochi.
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