Un team di astronomi ha rilasciato un'immagine molto dettagliata di un buco nero supermassiccio, situato al centro della galassia M87. I ricercatori hanno inoltre offerto agli spettatori la possibilità di dare un'occhiata al suo campo magnetico.
Nell'immagine è possibile vedere il buco nero attraverso la luce polarizzata, un'impostazione che ha permesso agli studiosi di mappare il campo magnetico vorticoso del corpo celeste.
Analizzando ulteriormente i risultati, è stato possibile determinare che gran parte della luce che circonda il buco nero supermassiccio M87 è polarizzata e che la forza del campo magnetico del buco nero si attesta tra 1 e 30 gauss, circa 50 volte in più di quella della forza terrestre.

Il supertelescopio EHT
Gli scienziati coinvolti nello studio sono stati in grado di scattare la nuova immagine migliorata collegando insieme un totale di otto telescopi di stanza in tutto il mondo, così da creare l'Event Horizon Telescope (EHT).
Il team ha dichiarato in un comunicato che l'impeccabile risoluzione di questo supertelescopio sarebbe in grado di "misurare la lunghezza di una carta di credito sulla superficie della luna".
Gli obiettivi dello studio
Analogamente a come gli occhiali da sole polarizzati aiutano le persone a vedere meglio riducendo i riflessi e altri ostacoli visivi, i ricercatori hanno anche spiegato nel comunicato che "gli astronomi possono affinare la loro visione della regione intorno al buco nero osservando come la luce proveniente da lì è polarizzata".
"Stiamo ora vedendo la prossima prova cruciale per capire come si comportano i campi magnetici intorno ai buchi neri", ha detto in una dichiarazione che accompagna il rilascio Monika Mościbrodzka, coordinatrice del gruppo di lavoro sulla polarimetria EHT.
Il gruppo di lavoro si auspica che la ricerca possa contribuire a dare delle risposte su come un campo magnetico può cambiare in un periodo di tempo.
L'immagine del primo buco nero
Situato a circa 55 anni luce dalla Terra, il buco nero situato nella galassia M87 catturò l'attenzione del pubblico già nel 2019, quando lo stesso gruppo di ricercatori rilasciò la primissima immagine di un buco nero.
Quell'istantanea documentava un centro scuro circondato da una struttura ad anello rosso-arancione che gli scienziati hanno descritto come emissioni di gas caldo, vorticanti per effetto della forza di gravità.
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