Studiosi ed esperti dell'antico Egitto hanno scansionato la mummia del faraone Seqenenra Ta'o, noto con l'epiteto "il valoroso" e sovrano dell'Alto Egitto nella regione di Tebe, riuscendo a far emergere nuovi dettagli sulle ferite che hanno portato alla morte del sovrano, riporta il Daily Mail.
In base alle analisi, sembra che il faraone sia stato ucciso da almeno cinque boia, ognuno con un'arma diversa, mentre le sue mani erano legate dietro la schiena.

Si pensa che sia stati brutalmente giustiziato dopo aver perso una battaglia con gli Hyksos, nemici del nord, governati da Ipepi.
L'origine della lite, secondo la leggenda, è che Ipepi voleva sbarazzarsi dei rumorosi ippopotami che vivevano a Tebe perché disturbavano il suo sonno con i loro ruggiti.
A quel tempo il Basso e Medio Egitto era occupato dagli Hyksos, una dinastia di origine palestinese che governava dalla città di Avaris nel delta del Nilo.
Si pensa che la saga dell'ippopotamo abbia portato a una grande battaglia con cui Seqenenra Ta'o aveva cercato di unificare il suo regno, ma i suoi piani si sono conclusi in tragedia quando è stato catturato e ucciso proprio durante lo scontro tra gli eserciti.
Tuttavia, il suo sacrificio non fu vano poiché suo figlio, Ahmose I, riuscì a conquistare la città di Avaris, da dove provenivano le persone che uccisero suo padre, vendicando la sua violenta morte.
La mummia di Seqenenra Ta'o è stata scoperta dagli archeologi in un complesso funebre noto come Deir el-Bahri, all'interno della necropoli tebana, nel 1881.
Il modo in cui è morto è stato oggetto di dibattito, dal momento che le analisi e gli esame a raggi X alla fine degli anni '60 indicavano che il faraone era morto per diverse gravi ferite alla testa.
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