Dopo la pubblicazione dello studio scientifico e dei dati del vaccino russo Sputnik V sulla rivista scientifica internazionale The Lancet, il numero di scienziati che si dice a favore dell’uso del vaccino contro il Coronavirus aumenta.
Così anche il virologo dell’ospedale Sacco di Milano, Giuliano Rizzardini, si dice a favore dell’uso dello Sputnik V anche in Italia.
“La differenza tra quelli americani e lo Sputnik V – spiega il virologo – è che quelli americani sono basati sulla tecnologia Rna sintetizzata in laboratorio, mentre quello russo su vettori adenovirali umani. Normalmente l’uso di questo tipo di vaccini basati su vettori adenovirali è limitato a una sola dose, ma i russi hanno cambiato il vettore in modo che il sistema immunitario non aggredisca la seconda dose e hanno un’efficacia del 92%”, lo riporta l’Agi.
Usare lo Sputnik V per combattere la proliferazione del nuovo coronavirus Sars-CoV-2 è quindi una cosa buona dice il virologo Rizzardini.
Ed inoltre, precisa, che comunque anche l’Ema verificherà l’efficacia e la sicurezza del vaccino prima di autorizzarlo in Europa, valutandolo anche “sui dati non pubblicati nell’articolo”. Un po’ come già avvenuto per il vaccino Pfizer-BioNTech, per il Moderna e per l’AstraZeneca.
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