Secondo quanto riferito dalla compagnia stessa alla CNN, Huawei ha deciso di fare marcia indietro sul suo brevetto per il riconoscimento facciale in grado di identificare le etnie, in particolare gli uiguri dai cinesi Han.
Secondo quanto riportato nel testo del brevetto "gli attributi dell'oggetto target possono essere sesso (maschio, femmina), età (ad esempio adolescenti, mezza età, vecchio) [o] razza (Han, uigura)".
La compagnia stessa, rivolgendosi alla CNN, ha affermato che Huawei "correggerà" il suo brevetto, aggiungendo che la caratteristica di identificazione dell'etnia non avrebbe dovuto "essere parte dell'applicazione", riporta CNN. L'azienda ha specificato che Huawei si oppone alla discriminazione di ogni tipo, a partire dall’uso della tecnologia per discriminare su base etnica”.
In Cina i sistemi di riconoscimento facciale sono ampiamente usati grazie alla capillare diffusione di telecamere di sorveglianza, specialmente nella regione dello Xinjiang, dove vivono 2 milioni di uiguri e altre minoranze etniche di religione musulmana.
Il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno accusato la Cina di repressione contro gli uiguri e altri gruppi musulmani e di violazione dei diritti umani in Tibet e nella regione autonoma uigura di Xinjiang. Le autorità cinesi hanno respinto tutte le accuse e le critiche, invitando a non interferire negli affari esclusivamente interni di Pechino.
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