Quasi tre quarti dei pazienti guariti dal Covid-19 presentano per altri sei mesi almeno un sintomo della patologia.
E' quanto emerge da un recente studio pubblicato sul prestigioso magazine scientifico The Lancet e basato sui risultati di un'indagine condotta tra giugno e settembre 2020 su 1.700 ex pazienti dell'ospedale Jin Yin-tan di Wuhan, la città della Cina dove si ritiene che la pandemia abbia avuto inizio.
Tutti i volontari hanno compilato dei questionari prima di essere sottoposti ad un test di camminata della durata di 6 minuti, hanno effettuato le analisi dei valori ematici, oltre che dei test per l'individuazione di anticorpi.
Per la maggior parte di loro i sintomi presentati sono stati quelli della stanchezza e dei dolori muscolari (63%), seguiti dall'insonnia (26%), ansia e depressione (23%).
E' stato inoltre scoperto che i pazienti che hanno accusato una forma più acuta della patologia continuano fino ad oggi a presentare una capacità polmonare ridotta.
Gli studi precedenti
Nei mesi scorsi uno studio condotto dall’Istituto delle ricerche mediche del Regno Unito e rilanciata dal Financial Times ha rivelato che una certa percentuale di pazienti infettati durante la prima ondata della pandemia, tuttavia ancora difficile da quantificare, hanno continuato a soffrire di disturbi a cervello, polmoni, cuore, intestino, fegato, pelle e altre parti del corpo.
Alcuni di questi sintomi, definiti complessivamente sindrome post-Covid o Long Covid in lingua inglese possono essere seriamente debilitanti, come la "nebbia del cervello" e l'estremo esaurimento. Altre conseguenze sono più lievi, come la caduta dei capelli e l'incapacità di gustare o odorare.
Uno studio italiano aveva invece rilevato che l'87% delle persone dimesse manifestava ancora almeno un sintomo due mesi dopo l'inizio del Covid-19. Almeno il 55% aveva tre o più sintomi tra cui affaticamento, difficoltà respiratorie e dolore alle articolazioni e al torace.
Un'altra ricerca del King's College di Londra, effettuata utilizzando i dati della sua app Covid Symptom Study con 4 milioni di collaboratori regolari, ha suggerito che tra il 10% e il 20% delle infezioni ha portato a complicazioni che durano più di un mese.
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