Canali Rai sempre più veloci e fruibili ovunque, anche in campagna. Questo l’obiettivo delle sperimentazioni avviate su alcune torri a Torino dalla Rai per verificare la fattibilità dell’uso del 5G in ottica streaming web dei suoi contenuti.
Gli obiettivi sono numerosi, ma in particolare si pensa agli eventi sportivi in diretta che spesso generano sovraccarico al sistema attuale che così rallenta.
L’evoluzione della Rai l’ha spiegata all’’HD Forum Italia (Hdfi) il responsabile tecnologico di Rai, Stefano Ciccotti.
L’idea è quella di collocare delle torri del tipo high power high tower (HPHT) in grado di coprire una fetta di territorio più ampia rispetto alle attuali celle mobili. Secondo i calcoli della Rai con 100 torri HPHT si potrebbero sostituire ben 10 mila celle mobili presenti sul territorio nazionale.
Tuttavia non è chiaro quali torri dovranno sostituire quelle della Rai, o se in realtà si tratta di una aggiunta di torri sul territorio da usare “come layer superiore di una copertura mista”, come ha detto Stefano Ciccotti a Wired.
Perché in realtà le torri di broadcasting della Rai serviranno a scaricare la rete mobile dal peso dell’alto traffico su di essa generato in concomitanza con i grandi eventi sportivi o da eventi di rilievo nazionale come può essere Sanremo ad esempio.
Il beneficio verrà notato in ambito locale perché non si verificheranno più colli di bottiglia e blocchi o rallentamenti dello streaming.
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