È l’effetto dell’inclinazione dell’asse terrestre. Per sei mesi all’anno il Polo Nord, indipendentemente dalla rotazione terrestre, rimane nascosto al Sole per via dell’inclinazione dell’asse di rotazione. Al Polo Sud avviene il contrario – quando il Polo Nord è in ombra, il Polo Sud è costantemente in esposizione. I raggi del Sole colpiscono i Poli con una inclinazione in ogni caso minore rispetto all’Equatore, per questo lì è più freddo, ma alternativamente, un polo è per sei mesi sempre irradiato, l’altro sempre oscurato.
Gradatamente, ogni anno, a partire dal Polo, scendendo già fino al Circolo Polare in ragione della latitudine, si ha man mano il fenomeno della lunga notte polare.
Nel piccolo paesino di Barrow, che dal 1º dicembre 2016 in seguito a un referendum locale è tornato a chiamarsi con il suo nome originale in lingua iñupiat, Utqiaġvik, la lunga notte polare è iniziata l'altro ieri. Il Sole è tramontato è rimarrà sotto la linea dell’orizzonte anche a mezzogiorno fino al 22 gennaio.
Cose che capitano quando ti trovi a 71° di latitudine nord verso la fine di novembre. Ma le 4mila anime scarse dell’insediamento più a nord degli Stati Uniti non si sono perse d’animo ed anzi hanno colto l’occasione per far conoscere al mondo, grazie ai social, il loro pittoresco paesino:
annnnd it's gone. The sun has set in Utqiaġvik. It will rise again at 1:17 p.m. on January 22, 2021. Good night. @AlaskaWx pic.twitter.com/V7tH8bgpKt
— Brian Brettschneider (@Climatologist49) November 18, 2020
WATCH: #Utqiagvik, Alaska (formerly known as Barrow) has its first day without an official sunrise until Jan. 22. At that latitude, the sun just won't make it over the horizon, though there are a few hours of "dusk" daily. #akwx pic.twitter.com/pdH0VoPe6G
— Morgan Palmer (@MorganKIRO7) November 20, 2020
Today the sun will rise at 1254pm & set at 129pm AST in #Utqiagvik (Barrow), Alaska. This will be the last time they see the sun will until Jan 22. Makes me very appreciative of our sunrises/sunsets here in #KeyWest. Stay warm! L: Utqiagvik/R: Key West@NWSFairbanks @NWSKeyWest pic.twitter.com/FsznxyPlJ0
— Luis Ingram-Westover (@xcwxman) November 18, 2020
Ma chi ha le notti polari più lunghe?
La notte più lunga si può trovare solo in corrispondenza dei poli geografici, dove, alternandosi Polo Nord in inverno, Polo Sud durante la nostra estate, il Sole rimane sotto l’orizzonte per 6 mesi filati. Ma non conta perché, a parte la base di ricerche scientifiche Amundsen-Scott, esattamente al Polo Sud, i poli non sono abitati.
Anche la base militare russa nella Terra di Francesco Giuseppe non conta perché nessuno vive lì in maniera permanente. Pur le missioni possano durare interi anni, l’arcipelago non ha residenti fissi. E come potrebbe del resto, con quelle temperature, quei venti e, soprattutto, quelle delle ‘notti’ così lunghe? La base si trova circa a 80° di latitudine, dove il Sole è già tramontato da oltre un mese e la prossima alba sarà a fine febbraio! Anche gli insediamenti della Novaja Zemlja sono pressoché tutti militari, quindi per trovare i concorrenti di Utqiaġvik bisognerà cercare altrove.
Forse allora gli insediamenti umani abitati stanzialmente più a nord sono quelli della penisola del Tajmyr. I villaggi di Dikson, Uboynaya, Makarova e Gusikha si trovano tutti oltre il 73° di latitudine. Lì il Sole è tramontato il 6 novembre e non risorgerà più sulla linea dell’orizzonte prima delle 11.30 del prossimo 30 gennaio 2021. Ma la penisola del Tjmyr è abitata più che altro dai nentsi, antico popolo indigeno delle estreme regioni artiche della Russia continentale dedito prevalentemente a caccia, pesca, allevamento di renne… e dalla scarsa dimistichezza con internet.
Anche Grise Fiord sull'isola canadese di Ellesmere ha poca dimestichezza con internet ma, sopratutto, ha solamente cento abitanti scarsi. Alert ed Eureka, sulla stessa isola, sarebbero ancora più a nord (addirittura 82° e 79°), ma sono considerate più cha altro stazioni meteo e non insediamenti veri e propri. Siorapaluk, nel nord della Groenlandia, è intorno ai 77° e mezzo, ma conta anch'essa solamente una sessantina di abitanti in tutto.
Per fortuna esiste Longyearbyen, la città più ‘popolosa’ delle isole Svalbard, con i suoi circa 2.100 abitanti. È situata a 78°13′ N 15°33′ E ed è la sede della residenza del Governatore norvegese nonché l'insediamento più a nord del pianeta a superare i mille abitanti. Non solo, è collegata a internet!
A Longyearbyen il Sole è tramontato il 21 ottobre ed è atteso rispuntare oltre la linea dell’orizzonte il prossimo 15 febbraio per, si spera, una splendida giornata di luce… che durerà dalle 11 e tre quarti del mattino, alle 12 e tre quarti del pomeriggio. In compenso da lì in poi sarà una lunga estate con il Sole a mezzanotte a partire da aprile, perché, scherzi dell'inclinazione del nostro asse di rotazione, le 'terre delle tenebre', ad un certo punto dell'anno, diventano le 'terre della luce'.
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