La Ishaqbini Hirola Community Conservancy, che supervisiona la fauna selvatica nell'area, ha reso noto che il dispositivo di localizzazione è stato attaccato a una delle corna della giraffa l'8 novembre. Lo riporta la BBC.
In una dichiarazione rilasciata martedì, il gruppo ha affermato che grazie a questo si potrà disporre di aggiornamenti orari sulla posizione della giraffa, consentendo ai ranger di "tenere l'animale al sicuro dai bracconieri".
Tale giraffa presenta una rara condizione genetica chiamata leucismo, che causa la perdita della pigmentazione della pelle.
Si pensa che sia l'ultima della sua specie, dopo che i bracconieri ne hanno uccisi due esemplari (una femmina e il suo piccolo di sette mesi) a marzo. I ranger temono che anche questo esemplare, che presenta la stessa colorazione, possa subire la stessa sorte.
Originarie di oltre 15 paesi africani, le giraffe sono i mammiferi più alti del mondo. Sono cacciate dai bracconieri per le loro pelli, carne e parti del corpo.
Secondo l'Africa Wildlife Foundation (AWF) circa il 40% della popolazione di giraffe è scomparsa negli ultimi 30 anni a causa del bracconaggio e della tratta di animali selvatici.
Questi animali, con una popolazione stimata di 68.293 in tutto il mondo, sono stati designati come specie vulnerabili nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).
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