I ricercatori hanno trovato le registrazioni di un medico che curava minatori nella provincia cinese dello Yunnan, che avevano ripulito una miniera dagli escrementi di pipistrello per due settimane. I pazienti in cura mostravano i sintomi caratteristici del COVID-19: polmonite, tosse secca, dolore agli arti e febbre alta. I malati erano stati collegati ai ventilatori polmonari e 3 minatori su 6 non ce l'hanno fatta a guarire e sono deceduti.
Nell'articolo si afferma che i campioni dei minatori erano stati inviati al laboratorio di Wuhan, dove è stato scoperto che avevano contratto un coronavirus simile a quello della SARS. Pertanto, come sottolineano i ricercatori, c'è motivo di credere che il coronavirus responsabile del COVID-19 si fosse già adattato all'organismo umano.
Negli ultimi mesi sono state avanzate varie versioni sulla comparsa del nuovo coronavirus. Allo stesso tempo l'Organizzazione Mondiale della Sanità rileva che l'infezione non è ancora ben compresa per trarre conclusioni inequivocabili. Gli esperti continuano le ricerche.
Secondo gli ultimi dati, il numero di contagiati nel mondo ha superato i 21 milioni di persone, mentre oltre 761mila pazienti affetti dal COVID-19 sono morti.
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