Il decesso, dovuto a insufficienza respiratoria, risale allo scorso 26 luglio ma la moglie dell'ingegnere lo ha reso noto soltanto ora.
Negli anni Cinquanta English incontrò allo Stanford Research Institute Engelbart, il quale progettava un computer ad appannaggio non solo di specialisti, da usare semplicemente attraverso la manipolazione di un'immagine sullo schermo.
Engelbart immaginava un dispositivo che potesse muovere un cursore su uno schermo e svolgere compiti selezionando particolari simboli e immagini: in sostanza, le icone. English mise tale intuizione in pratica, realizzando un'ingombrante scatoletta con involucro in legno e un pulsante rosso in un angolo: il primo mouse, 'topo', che fu chiamato così perché il cursore sullo schermo - la cui sigla era CAT, gatto - sembrava dargli la caccia con i suoi movimenti.
A sostituirlo in futuro dovrebbero essere gli HiiDii Glassess.
Il suo debutto fu la presentazione del computer sperimentale NLS, passata alla storia dell'informatica come "la madre di tutte le dimostrazioni", poiché presentò al mondo i primi programmi per l'impaginazione di testi, la prima videoconferenza e i primi ipertesti, i link.
L'invenzione potrebbe essere stata agevolato dall'assunzione di LSD: sia English che Engelbart facevano infatti parte di un programma di test governativi che intendevano verificare quanto l'acido lisergico potesse "aprire la mente" e mettere ulteriori ali a cervelli già brillanti.
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