Si pronosticavano scontri: per questo oggi a Cernusco sul Naviglio, Milano, erano schierate decine di furgoni di polizia e carabinieri. Ma la pioggia pare aver raffreddato le "teste calde", facendo probabilmente diminuire il numero di presenze alle manifestazioni annunciate.

La causa scatenante è stata, nella prima settimana di novembre, l'apertura della “Libreria Altaforte” a Cernusco sul Naviglio. A prima vista niente di strano, una libreria nasce, altre ne chiudono (ad esempio, da poco ha chiuso la grande e storica libreria Mondadori a Milano in via Marghera). Tuttavia, l'amministratore unico della società che gestisce il negozio è Francesco Polacchi, romano di 34 anni, ex responsabile nazionale di Blocco Studentesco - una sorta di formazione giovanile di CasaPound -, condannato a Milano per un'aggressione a palazzo Marino durante un blitz firmato proprio CasaPound. Alcuni considerano perciò questo negozio non come semplice libreria, ma come una sede sotto mentite spoglie di CasaPound.

Quasi da subito l’apertura della libreria ha scatenato un’aspra polemica tra le forze politiche locali e tra la cittadinanza.
E così oggi, 5 dicembre, tutte e due le parti hanno chiamato i propri sostenitori a manifestare. Il mondo antifascista milanese ha organizzato alle 14.30 un presidio di protesta in via don Mazzolari al grido di "Ripudia il fascismo, contro l'apertura di Altaforte".

I sostenitori di Altaforte si sono riuniti invece davanti alle vetrine del negozio, a qualche centinaio di metri dagli altri, divisi da un cordone della polizia. "Certi libri costituiscono un tesoro, un fondamento. Letti una volta, vi serviranno per il resto della vita", si legge nel volantino firmato Altaforte che riporta una frase di Ezra Pound.

Vicino al negozio, un centinaio di persone, o poco di più. Tanta invece la polizia e i carabinieri schierati vicino, la maggior parte nascosti dalla pioggia sotto il portico.

Paola Frassinetti, vicepresidente della Commissione cultura, scienza e istruzione della Camera, prende la parola: “Ho il dovere oggi qui di difendere la libertà. Perché dove c’è una libreria che apre, c’è una luce che si accende. Questo è importante, di qualsiasi tipo sia la libreria. Andrò sempre a manifestare a favore dell'apertura di centri di cultura, di pensiero, dove si legge, dove si difendono le idee, qualsiasi siano le idee. Molto importante questa presenza, contro chi ha questa paura delle idee. Qui a un centinaio di metri protestano contro non si sa che cosa. In questo momento tutte le libertà sono messe in discussione, e questa presenza è significativa nel momento in cui con tanta disinvoltura viene tolta la libertà”.
“Voi siete l’avanguardia della democrazia, della difesa dell'identità - continua un altro speaker dello stesso parere - e contro di voi ci sono quelli che sono definiti "i ragazzotti". Ma non ne abbiamo visti di questi ragazzotti a manifestare per avere la verità su quello che è successo a Bibbiano. Dall'altra parte ci sono persone che si prestano a fare manovalanza, a fare i servitori di un sistema, che adesso ha messo a terra tutto il mondo economico imprenditoriale”.

Andiamo allora dall'altra parte del cordone, dai cosiddetti “ragazzotti”. Quest'altra manifestazione conta circa duecento o circa persone. Tanti giovani, ma anche tanti pensionati. “Ce la crisi economica, e quando c’è la crisi economica, fiorisce il fascismo. E noi non dobbiamo farlo passare” – scandisce un giovane.

“Noi dobbiamo contrastare culturalmente e politicamente la presenza di neofascisti in città”, continua una donna, rappresentante di Rifondazione Comunista. “Non sono semplici libri quelli che trovate in questa libreria. Sono libri apologetici del fascismo, sono libri che strizzano l'occhio al terzo Reich, magari facendo finta che vi sia sotto una curiosità intellettuale”, continua un signore anziano. E poi un momento di sfogo, iniziano a cantare tre rapper conosciuti tra i giovani. I ragazzi si avvicinano a loro ad ascoltare: le parole sono pungenti.
Qualcuno lancia petardi e qualche fumogeno. Ma la polizia rassicura: “tranquilli, è solo per fare scena”. Tutto si copre di luce rossa: un po’ di atmosfera per i giovani rapper.

Senza creare disordine tutti iniziano ad allontanarsi. Torno alla Libreria. Molti sono entrati per ascoltare la presentazione di un libro. Fuori piove a dirotto.
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