La legge approvata dal parlamento polacco richiede che i pretendenti ai risarcimenti "siano cittadini della Polonia attualmente" e, seconda condizione, che "fossero residenti in Polonia al momento in cui i beni sono stati nazionalizzati" (dal governo di allora).
Varsavia si difende dai bugiardi della Shoah.
Wiesel è solo il più celebre dei finti soffrenti della Shoah. Ne esistono una marea che hanno fatto fortuna scrivendo commoventi e lancinanti libri di memorie ed ottenuto risarcimenti, come ha documentato Anne Kling ne "I bugiardi della Shoah" (Effedieffe).
Francesco: "paese cristiano xenofobo e discriminatorio".
Sarà una coincidenza, ma la stessa accusa è stata elevata contro la Polonia da El Papa Bergoglio. "Nel suo discorso di 4 novembre, rivolto ai partecipanti alla conferenza organizzata dalle Università Cattoliche, dal titolo "Rifugiati e Migranti in un mondo globalizzato: responsabilità e risposte delle università", ha detto:"Ritengo sia opportuno avviare ulteriori studi sulle cause remote delle migrazioni forzate, con il proposito di individuare soluzioni praticabili, anche se a lungo termine, perché occorre dapprima assicurare alle persone il diritto a non essere costrette ad emigrare": bontà sua. Ma subito dopo, El Papa ha aggiunto: " E' altrettanto importante riflettere sulle reazioni negative di principio, a volte anche discriminatorie e xenofobe, che l'accoglienza dei migranti sta suscitando in Paesi di antica tradizione cristiana, per proporre itinerari di formazione delle coscienze".
"Xenofobi" in preghiera. Ovviamente tutti han capito che ce l'ha con la Polonia, "di antica tradizione cristiana", che lui ha accusato di essere "xenofoba e discriminatoria". Proprio quasi con le stesse parole del regime israeliano. In fondo, la stessa accusa della Merkel, e di George Soros.Si sa che "papa Francesco" ha il dente avvelenato con la Conferenza Episcopale Polacca, che ha respinto le sue ambigue direttive (in Amoris Laetitia) e continuerà a non dare la Comunione ai divorziati risposati (vedi qui)
Ancor meno gli è piaciuto che milioni di polacchi abbiano recitato il Rosario sui confini della patria "per chiedere alla Madonna di salvare la Polonia e l'Europa dall'Islam e dal rinnegamento della fede cristiana". E l'ha fatto anche sapere: silenzio dell'Osservatore Romano, e critica commissionata a Famiglia Cristiana: Polonia, il muro spirituale contro l'Islam non piace al Papa.
Anti-ecumenico. Come padre Kolbe.
E nel suo diario, alla data 23 aprile 1933, troviamo questo:«Non c'è maggior nemico dell'Immacolata e della sua Milizia che l'ecumenismo di oggi: ogni Cavaliere lo deve non solo combattere, ma anche neutralizzare con azioni diametralmente opposte e alla fine distruggere».
Sentite che linguaggio! Oggi un frate così sarebbe perseguitato dalla gerarchia ecclesiastica. Kolbe dice il contrario esatto di quel che ordina El Papa, il misericordiso più vendicativo dei nostri tempi. Massimiliano Kolbe ha provato la sua fede col martirio. El Papa chissà.
Originariamente pubblicato sul sito di Maurizio Blondet.
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