"Il capo dell'ufficio politico del movimento, mullah Abdul Ghani Baradar, e la delegazione che lo ha accompagnato hanno incontrato il rappresentante speciale degli Stati Uniti Zalmay Khalilzad e la sua delegazione. Discussa la piena attuazione di tutti i punti dell'Accordo di Doha, entrambe le parti hanno sottolineato il loro impegno per il rispetto dell'accordo. Inoltre, l'Emirato Islamico ha sottolineato la questione del ritiro delle forze straniere entro la data stabilita, poiché ciò è la chiave per risolvere i problemi del nostro Paese", ha scritto Naim in un post su Twitter.
L'inquilino della Casa Bianca ha spiegato che ad impedirlo sono "ragioni tattiche".
Allo stesso tempo, Biden ha dichiarato di non aver intenzione di far restare le truppe americane nell'Afghanistan per troppo tempo, ma senza specificare il termine ultimo della loro permanenza.
I talebani in risposta hanno minacciato di attaccare i soldati stranieri qualora questi ultimi non lascino il Paese.
Negoziato USA-Talebani
Il 29 febbraio 2020, a Doha gli Stati Uniti e il movimento Talebani hanno siglato uno storico accordo di pace, il quale sancisce un progressivo ritiro delle truppe americane dal Paese e contestualmente apre alle negoziazioni intra-afghane e allo scambio di prigionieri tra le parti in conflitto.
In cambio, i Talebani si sono impegnati a fare sì che il Paese cessi di essere un porto sicuro per i terroristi che cercano rifugio nella regione.
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