A Roma per le elezioni amministrative il problema di fondo del Partito Democratico è dovuto al fatto che “non si sa cosa decidere”, ha affermato il candidato sindaco di Azione, Carlo Calenda.
L’ex Pd, dice che “dal 12 ottobre (2020, ndr) le primarie compaiono e scompaiono a seconda della convenienza del Pd”, lo ha detto ospite di Sky Tg24.
Secondo Calenda “compaiono” a convenienza del momento, tipo “quando mi devono tenere a bada e dire non ti possiamo appoggiare”, per poi dissolversi “quando c’è l’ipotesi di condanna della Raggi, o di discesa in campo di Zingaretti”.
“Adesso ricompaiono, perché non si sa cosa decidere”, dopo la mezza proposta di presentare l’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri (Pd) poi rientrata.
“È del tutto evidente che in una situazione di questo tipo abbiamo perso cinque mesi. Ho tenuto tutto sospeso per non strappare, poi i ras romani del Pd hanno candidato Gualtieri ad insaputa di Letta, che manco era arrivato praticamente al Nazzareno e adesso si ripropongono le primarie”.Spiega così, Carlo Calenda, il valzer del Partito Democratico sul candidato a sindaco di Roma.
Il leader di Azione, che da solo ha costruito un partito che vale circa il 3% secondo i sondaggi nazionali, è spazientito dalla situazione.
“Io stamattina parto con il programma, non penso che si possa passare altri quattro mesi a parlare solo di primarie, da questo momento in poi io parlo della città”.
E poi l’invito rivolto a Letta: “Ci vogliamo sedere con Letta, trovare un ticket, trovare una squadra? Dispostissimo, non sono disposto (invece, ndr) ad altre perdite di tempo”.
C’è una sola cosa che dobbiamo fare per vincere a #Roma: smettere di parlare tra di noi e iniziare a parlare con i cittadini. Io mi regolerò in questo modo. pic.twitter.com/Rt6ULFCSbj
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) March 29, 2021
Pd locale ha disintegrato la città
Calenda è polemico sulla condotta del Partito Democratico romano, secondo lui hanno contribuito a disintegrare la città “insieme alla Raggi negli ultimi 5 anni”.
Quindi “Letta deve fare una scelta: se vuole veramente un profilo riformista e di cambiamento […], oppure vuole andare dietro ad una classe dirigente locale [...] che questa città l’hanno disintegrata”.
Enrico Letta come primo atto del suo insediamento da segretario, ha visitato uno dei circoli locali del PD.
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