L'Italia ha ricevuto un'altra tranche del prestito erogato dall'UE per sostenere l'occupazione durante l'emergenza sanitaria.
"Felice di annunciare che oggi l'Italia ha ricevuto quasi 3,9 miliardi di € ulteriori di prestiti nell'ambito di SURE, lo strumento dell'UE che protegge i posti di lavoro e le imprese durante la pandemia", ha annunciato la presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, su Twitter. "L'Europa è con voi", ha aggiunto.
All'Italia sono destinati complessivamente 27,4 miliardi di euro con il programma SURE.
🇮🇹 Felice di annunciare che oggi l'Italia ha ricevuto quasi 3,9 miliardi di € ulteriori di prestiti nell'ambito di SURE, lo strumento dell'UE che protegge posti di lavoro e imprese durante la pandemia.
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) March 16, 2021
L'Italia riceverà in tutto 27,4 miliardi di € con SURE. L'Europa è con voi.
"Grazie a SURE altri 3,9 mld a sostegno dei lavoratori e delle imprese italiane in crisi. Continuiamo in questa direzione per costruire una nuova Europa della solidarietà e dell'inclusione", ha commentato la vice presidente del Senato, Paola Taverna, del M5S.
La Presidente @vonderleyen annuncia l’arrivo di ulteriori risorse per l’Italia. Grazie a #SURE altri 3,9 mld a sostegno dei lavoratori e delle imprese italiane in crisi. Continuiamo in questa direzione per costruire una nuova Europa della solidarietà e dell’inclusione.
— Paola Taverna (@PaolaTavernaM5S) March 16, 2021
SURE
Il fondo SURE fa parte del piano Next Generation EU sviluppato dalla Commissione Europea e approvato dagli Stati UE e dal Parlamento Europeo. In totale sono 100 i miliardi di euro messi a disposizione di tutta l’Unione Europea. I fondi sono stati raccolti attraverso la prima emissione di debito comune europeo, ovvero il social bond europeo che alcuni giorni fa ha raccolto 17 miliardi di euro dai mercati finanziari a fronte di una domanda che ha superato i 200 miliardi di euro.
L’obiettivo del programma è scongiurare licenziamenti di massa in Europa, che comporterebbero una profonda recessione economica e ulteriori disagi sociali a macchia di leopardo.
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