Sarebbero otto i punti presentati da Mario Draghi alle delegazioni delle forze politiche incontrate a Montecitorio nel corso del secondo giro di consultazioni.
Punti parte di un programma di ampio respiro, che include l'obiettivo di tre maxi riforme legate al Recovery: pubblica amministrazione, giustizia civile e fisco.
Il primo dei punti riguarda la "convintamente europeista" posizione del governo, anche in merito alle sfide poste dal futuro: in ballo infatti anche "la questione di un bilancio comune europeo", come ha reso noto il senatore socialista Riccardo Nencini.
Grande risalto posto sulla questione ambientale, che "sarà di riflesso in tutti i punti del programma".
Enfasi anche sulla campagna vaccinale, "l'emergenza più imminente", e sulla sua importanza per uscire dalla crisi economica che "riguarda soprattutto il lavoro". A proposito Draghi avrebbe detto che "si aspetta una ripresa ma che sarà molto lenta" e per questo occorre "tutelare le persone che non avranno il lavoro".
Aiuti anche alle imprese: a tale fine - come ha rivelato da Manfred Schullian delle minoranze linguistiche - "bisogna evitare di erogare contributi a fondo perduto, ma bisogna finanziare le imprese per consentire a loro di poter riprendere l'attività una volta superata la crisi".
Sempre a proposito di imprese, visto che molte sono indebitate, occorre pensare a "qualcosa anche per le banche".
Riguardo la scuola per il premier andrà riorganizzato il calendario scolastico conformemente alla perdita dei giorni di scuola e andrà potenziato il corpo docenti.

Il programma include anche la necessità di potenziare le infrastrutture e riaprire dei cantieri.
Per ultimo, un macro-punto connesso al Recovery, consistente in "tre grandi riforme: pubblica amministrazione, giustizia civile e fisco".
"Il presidente incaricato ha fatto riferimento a tre riforme di fondo che sono quelle che ci chiede la Commissione europea: il fisco, la burocrazia e la giustizia. Da questo punto di vista abbiamo aggiunto non solo la giustizia amministrativa, civile, ma anche quella penale con l'addentellato drammatico della situazione delle carceri italiane", ha riferito Emma Bonino, che si è presa il compito di sottoporre a Draghi anche il tema della giustizia penale e delle carceri.
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