Domenica politica accesissima, il deputato del gruppo Centro Democratico Bruno Tabacci non ha trovato “i frati” per dire messa come aveva riferito pochi giorni fa al Corriere della Sera, così getta la spugna e a Giuseppe Conte consiglia di dimettersi.
“Ho fatto quello che potevo ma i numeri restano incerti e a questo Paese non serve una maggioranza raccogliticcia. A Conte ho suggerito un gesto di chiarezza: dimettersi per formare un nuovo governo. E se non ci riesce, si va al voto. Per vincere”, scrive La Repubblica a cui il politico ha concesso una intervista chiedendo però alcune ore di rinvio prima della pubblicazione.
La situazione è assai delicata per il presidente del Consiglio, nella maggioranza ne sono consapevoli. Questa mattina ad aprire la giornata politica ci aveva pensato il grillino Carelli aprendo a Matteo Renzi e affermando che ci sono altri pentastellati che la pensano come lui.
Quindi è arrivata l’apertura a Renzi di Francesco Boccia, ed inseguito è intervenuta la voce di Teresa Bellanova a tagliare corto: Basta minacciare il voto, sediamoci intorno a un tavolo e ripartiamo.
La relazione di Bonafede
Andare in parlamento in queste condizioni sulla relazione di Bonafede, per Tabacci è più pericoloso di lunedì e martedì scorso.
“lo ritengo un passaggio più pericoloso di quello appena vissuto: perché alla questione politica generale se ne unisce una di merito, su un tema divisivo”.
Insomma, Giuseppe Conte a Palazzo Chigi potrebbe avere le ore contate. Il Quirinale attende.
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