Il ministro per le Politiche europee Enzo Amendola (PD), la crisi che è stata aperta da Matteo Renzi ha ora “scenari ed esiti incerti” perché si tratta di una “crisi al buio”.
Il ministro non esclude nulla, neppure che si possa tornare al voto in breve tempo.
“Aprire una crisi adesso blocca tutto il lavoro che si stava facendo. È un rischio, oltre che un errore, che va nella direzione opposta a quello che è l’interesse generale del Paese”, aveva detto il ministro ieri intervistato dal Tg4.
Aprire una crisi adesso blocca tutto il lavoro che si stava facendo. È un rischio, oltre che un errore, che va nella direzione opposta a quello che è l’interesse generale del Paese 🇮🇹
— Enzo Amendola 🇮🇹🇪🇺 (@amendolaenzo) January 13, 2021
Ne ho parlato poco fa al #TG4 pic.twitter.com/Dytn2Z7ycK
Ma il ministro fa sapere che della crisi politica in Italia sono preoccupati tanti governi dei Paesi europei.
“Mi hanno scritto tutti i colleghi degli altri Paesi europei, ultimo il ministro svedese. Sono tutti molto preoccupati”, ha detto Amendola ai microfoni di Sky Tg24.
Il dialogo al primo posto
“Come Partito democratico abbiamo sempre messo al centro l’interesse generale del Paese, prima che l’interesse di parte”, spiega Amendola a Sky Tg24.
Il Pd non ha assunto un atteggiamento muscolare con Italia Viva, aggiunte il ministro, perché “non era il momento di farli”. Non vi sarebbe quindi stato un out-out a Matteo Renzi da parte del Partito Democratico.
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