"Noi non partecipiamo a governo con forze di sinistra", ha detto Antonio Tajani alla Rai, intervenendo sulle tensioni all'interno della maggioranza e la possibilità di un nuovo esecutivo.
"L'unica forma di collaborazione è avanzare le nostre proposte per il Recovery Plan. Dobbiamo fare in modo di aiutare chi ha perso il lavoro", ha specificato.
Per Tajani il voto anticipato sarebbe "la scelta più lineare", ma "dobbiamo ascoltare quello che dicono gli scienziati".
Le tensioni con Italia viva
"Chi sta tenendo in ostaggio il Paese non sta di certo in Italia Viva. Andare avanti con le minacce, non aiuta nessuno. Non abbiamo detto "Conte o niente", è Conte che sta tenendo in ostaggio la sua maggioranza", ha detto il ministro delle Politiche Agricole.
Il CdM sul Recovery Fund
Alla luce dell'escalation di tensioni all'interno della maggioranza, il Consiglio dei ministri convocato per le 21.30 si annuncia come una resa dei conti.
Alla possibilità che durante il tavolo per il Recovery Fund, Matteo Renzi faccia ritirare le sue due ministre, Bellanova e Bonetti, gli esponenti di governo del Movimento cinquestelle rispondono con una levata di scudi. Stop alla collaborazione con il M5S in caso di ritiro dal governo, avvisa il ministro Spadafora, mentre il Vito Crimi avverte che se Iv esce non ci sarà un altro esecutivo.
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