Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, ha comunicato in Senato che il governo pone la fiducia sul proprio maxiemendamento al dl Ristori.
A inizio di seduta il Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha bollato come "improponibili" i venti emendamenti approvati in commissione, "in quanto estranei all'oggetto del dl", anche "alla luce dei precedenti relativi ai provvedimenti d'urgenza nonché in base ai richiami del presidente della Repubblica dell'11 settembre 2020".
"Queste norme non entreranno nel maxiemendamento del governo", ha aggiunto.
Venti emendamenti quindi saranno esclusi dal provvedimento.
Le critiche della Casellati al dl ristori non si sono fermate lì, poiché ha detto che si tratta di "un'eccezione che non costituisce un precedente, perché spero non ci sia più questo modo di lavorare''.
''La peculiarità del dl ristori non può rappresentare un precedente di carattere generale, applicabile indistintamente per tutti i provvedimenti all'esame dell'assemblea. Questa è stata una misura eccezionale, per la difficoltà di lettura che tutti abbiamo avuto di questi emendamenti'', ha dichiarato.
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