Il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano lancia un appello dalle pagine del La Stampa dopo la difficile giornata di ieri per il governo giallorosso e in particolare si rivolge a Italia Viva e al suo leader Matteo Renzi che dal Senato, nella sua dichiarazione di voto sul Mes, ha minacciato una crisi dell’esecutivo: “Basta rinvii, basta ricatti, basta ultimatum”, dice Provenzano.
“Consumare il governo con attacchi continui è un azzardo grave. Forse chi lo fa pensa all’alternativa di un governo tecnico o istituzionale con tutti dentro, ma non credo che in questa legislatura sia possibile un’altra formula politica”.
Per il ministro “picconare e destabilizzare il governo alla vigilia di un Consiglio europeo delicatissimo è un danno per l’Italia”.
“L’Italia non si può permettere una crisi al buio, ma non siamo nemmeno disposti a farci rosolare tra rinvii e ricatti”, dice senza mezzi termini a chi parla di rimpasti.
Secondo il ministro “le tensioni interne alla maggioranza sono frutto dello sfarinamento di un pezzo dei Cinque stelle e della continua ricerca di visibilità di Italia viva. Ma abbiamo evitato un lockdown generalizzato nel Paese, non cadiamo ora in un lockdown politico”.
Le critiche sulla task force
Per Provenzano adesso la cosa più importante è trovare la coesione su “una proposta di piano e governance del Recovery”, perché “Next Generation è l’occasione per colmare i nostri ritardi. Sta cercando di fermarci Orban, non lo facciano anche le bandierine di partito”.
E sulla task force di esperti per gestire le risorse europee aggiunge: “Ho letto sciocchezze in questi giorni tipo richiami a un golpe… La struttura di missione è interna all’amministrazione e risponde all’intero governo: Renzi ne nominò quattro nel suo governo. Nessuno qui si fa commissariare. Scindiamo le critiche legittime da quelle strumentali. Correggendo quello che va corretto. Dobbiamo rendere conto anche a quei 98 cittadini su cento che non votano Italia viva”.
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