Per Paola Taverna, membro del Movimento 5 Stelle dalle origini e vicepresidente del Senato, il voto di ieri, che delega il premier Giuseppe Conte a trattare la riforma del Mes in Europa è una vittoria. “Un grande obiettivo” raggiunto dal M5S nonostante i voti persi alla Camera, 23, e al Senato, 11.
“Per noi quella contro il fondo salva-Stati è una battaglia importante: il Mes è uno strumento obsoleto che mai utilizzeremo. Ma con la risoluzione, abbiamo messo per la prima volta nero su bianco la necessità di sospendere il patto di stabilità. E il Pd ci è dovuto venire dietro”.
Per Taverna, che parla a Repubblica, è stato “un successo della rivoluzione”, perché dentro il via libera di Camera e Senato di ieri “c’è la nostra visione dell’Europa. Sospendere il patto di stabilità farà sì che nessuno abbia più bisogno di accedere al Mes, significa uccidere quel meccanismo”
I dissidenti
E su chi dei M5S ha votato contro Taverna spiega: “Credo che un gruppo meriti che si rispettino le decisioni che prende a maggioranza. Avrei voluto che fossimo compatti e uniti”.
Ma su possibili espulsioni di chi ha votato contro ripassa la palla in un altro campo: “Non è mio compito deciderlo, il capo politico agirà nel totale rispetto delle regole”.
Sulla presunta spaccatura creata dal Mes in questi giorni, Taverna aggiunge: “Nelle riunioni di queste ore abbiamo sperimentato un modo nuovo di confrontarci, partecipato, condiviso. Come abbiamo fatto agli Stati generali”.
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