Graziano Delrio, uno dei “generali” del Partito Democratico lancia il segnale politico al Movimento 5 Stelle. Se il prossimo 9 dicembre in Parlamento i pentastellati voteranno contro la modifica al trattato del Mes, non vi sarà più una maggioranza di Governo.
Tradotto, l’Italia potrebbe essere chiamata alle urne in Primavera e in piena pandemia da Covid-19.
Il messaggio di Delrio è chiaro: “Abbiamo trattato un anno con l’Europa per giungere a questa stesura della riforma del Mes, se poi in Italia non l’approviamo, le istituzioni repubblicane perderanno la loro credibilità, la perdiamo tutti”, ha detto intervistato da La Repubblica.
Ma sa anche, Delrio, che Luigi Di Maio e Vito Crimi stanno lavorando sui fianchi il Movimento affinché comprenda che la realtà è diversa e che su determinate cose si scende a compromessi.
“Se ci fosse uno stop sul percorso che noi riteniamo fondamentale e che tanti benefici ha portato al Paese, ecco, se ci fosse un ritorno al Conte uno, allora è evidente che non avrebbe più senso portare avanti questa esperienza”, ha concluso Delrio.
Tuttavia l'incognita Grillo nel M5S potrebbe causare rotture.
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