"Non posso non menzionare la situazione nel Mediterraneo orientale. Riteniamo inammissibili tutte le azioni che comportano un ulteriore rafforzamento del potenziale conflitto. Esiste una piattaforma universale per la risoluzione efficace delle controversie: le Nazioni Unite", ha affermato il capo della diplomazia russa.
Lavrov ha ricordato che il meccanismo per delimitare le zone economiche esclusive e le piattaforme continentali è previsto dalle disposizioni della Convenzione ONU del 1982 sul diritto del mare. "Bisogna sfruttarle", ha detto.
Martedì scorso il portavoce del ministero degli Esteri turco Hami Aksoy ha affermato che Ankara è favorevole a negoziati con la Grecia senza precondizioni sulla situazione nel Mediterraneo orientale, dove la parte turca ha interrotto l'esplorazione dei fondali nel tratto di mare conteso.
Esplorazioni di Ankara in acque contese alla ricerca di idrocarburi
Da agosto la Turchia aveva notificato che la nave Oruc Reis avrebbe condotto analisi dei fondali con le altre imbarcazioni Ataman e Cengizhan nelle zone contese del Mediterraneo orientale. I lavori sono stati prorogati più volte, l'ultima fino al 29 novembre.
Il ministero degli Esteri greco ha affermato che l'area appartiene alla piattaforma continentale greca e si trova a sole 6 miglia nautiche e mezzo dalla costa di Castelrosso (Megisti). La Turchia ha dichiarato che la nave opera esclusivamente sulla piattaforma continentale turca, a 15 chilometri dalla costa turca e a 425 chilometri dalle coste greche.
La ricerca sismica condotta dalla Turchia in questa regione del Mediterraneo orientale, che la Grecia considera la sua zona economica esclusiva, ha provocato peggioramento e tensioni nelle relazioni tra Atene e Ankara. Le forze armate greche sono state portate nello status di massima allerta. Inoltre la Turchia conduce ricerche nell'area che Cipro considera la sua zona economica esclusiva.
In precedenza il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas ha ammesso che i leader dei Paesi dell'UE al vertice di dicembre avrebbero potuto discutere e introdurre sanzioni contro Ankara per le sue azioni nel Mediterraneo orientale.
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