La persecuzione per “l’orientamento sessuale” sarà considerato un valido motivo per impedire l’espulsione dei migranti dal territorio nazionale. Le discriminazioni legate all’omosessualità nei Paesi d’origine sono già tra gli elementi tenuti in considerazione dai giudici che si trovano sulla scrivania i ricorsi dei migranti contro le decisioni delle commissioni territoriali. Ma ora a certificare questa prassi è un emendamento al decreto sicurezza proposto dalla deputata del Pd, Laura Boldrini, e approvato ieri.
Per la senatrice Dem madrina delle Unioni Civili, Monica Cirinnà, citata dall’Ansa, si tratta di una “norma di giustizia, che recepisce il consolidato orientamento della Corte di cassazione, salvaguardandolo”.
“Mi batto da anni per questo risultato – rivendica la senatrice - presentai un emendamento in questo senso già in sede di conversione del primo decreto "insicurezza" e ho insistito - assieme al ministro Provenzano - per fare in modo che questa norma venisse inserita già nel testo del decreto legge”.
Ma l’inserimento della norma nel testo del nuovo decreto fa discutere. "Il lupo perde il pelo ma non il vizio e così mentre la nazione affronta una delle più gravi crisi del dopoguerra con migliaia di imprenditori obbligati a chiudere, la preoccupazione della sinistra è quella di impedire in ogni modo le espulsioni dei clandestini”, denunciano Emanuele Prisco, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Affari Costituzionali e la deputata dello stesso partito, Ylenja Lucaselli.
L’emendamento, spiegano gli esponenti del partito di Giorgia Meloni, “modifica il Testo Unico sull'immigrazione e vieta, appellandosi ad arbitrari motivi legati all'orientamento sessuale, l’espulsione dei clandestini dal nostro territorio”.
“Una norma – denunciano i deputati di Fratelli d'Italia - che rende più difficili le espulsioni di quelli che arrivano in Italia e fare quello che vogliono”.
"Da domani sarà sufficiente che qualsiasi persona che entri in Italia dichiari di essere omosessuale (circostanza non verificabile), di temere per la sua incolumità e l'Italia non potrà rimpatriarlo", scrive su Facebook anche Giorgia Meloni. "Sapete - continua - quante persone può riguardare questa norma? Banalmente, tutte".
"Questo - ragiona la leader di Fdi - significa abolire ogni limite all'ingresso indiscriminato e mi chiedo perché la sinistra, invece di continuare a nascondersi, non dichiari apertamente il suo obiettivo presentando un emendamento più chiaro: 'I confini italiani sono aboliti'".
Come Fratelli d’Italia, che parla di “battaglie ideologiche” che vanno a discapito della sicurezza dei cittadini, anche la Lega si dichiara contraria. Nicola Molteni, deputato leghista, sui social attacca: “È una vergogna inaudita”. “Il Paese è in ginocchio – accusa - e la sinistra si preoccupa di cancellare i decreti Salvini e tutelare i clandestini, follia”.
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