Il Paese non può permettersi un nuovo lockdown e il governo sta" facendo di tutto per escludere il lockdown, questa è la nostra volontà come governo". Così assicura il ministro per i Rapporti con il parlamento, Federico D'Incà, intervenendo a Rainews24.
D'Incà definisce "molto pericolosa" una nuova chiusura totale "per l'economia del nostro Paese, che sta avendo un momento molto positivo in questo terzo trimestre". "Bisogna però stare molto attenti e le persone devono portare sempre la mascherina e il liquido disinfettante", ha spiegato D'Incà.
Il ministro ha voluto chiarire l'episodio di martedì quando è venuto meno il numero legale per procedere con le votazioni alla Camera.
"Non c’è alcun problema politico nella maggioranza - ha spiegato - i numeri ci sono sia alla Camera sia al Senato. C’è un problema di coronavirus e anche il parlamentare deve fare la quarantena ed è un problema importante per la stabilità del nostro Paese, si rischia una paralisi. Con 14 persone con i sintomi - ha precisato - si rischia di mettere in quarantena tutto il Parlamento".
Stiamo facendo tutto il possibile per scongiurare un nuovo lockdown, proprio adesso che i dati economici sono in ripresa. È necessaria però la collaborazione da parte di tutti. Mascherina, distanza personale e igiene delle mani devono essere nuova normalità. @RaiStudio24
— Federico D'Incà (@FedericoDinca) October 8, 2020
Lo scorso martedì non è stato raggiunto il numero legale alla Camera per la votazione della risoluzione della maggioranza relativa alle comunicazioni del ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha riferito davanti ai deputati sulla situazione sanitaria interna e internazionale e sulla proroga dello stato d'emergenza.
Alcuni deputati di maggioranza erano assenti perché in isolamento fiduciario da COVID-19.
Io sono contrario al voto a distanza perchè le deliberazioni in Parlamento sono anche frutto di confronti e scambi d’opinione in presenza. Credo però vada fatta una riflessione per evitare di paralizzare il Parlamento. @RaiStudio24
— Federico D'Incà (@FedericoDinca) October 8, 2020
Il via libera è arrivato mercoledì mattina, quando la risoluzione è stata approvata con 253 voti a favore e 3 voti contrari. Il CdM ha poi provveduto all'estensione dello stato d'emergenza sino al 31 gennaio 2021, in conseguenza della risalita della curva dei contagi.
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