Giorgia Meloni tuona contro l'abolizione dei decreti sicurezza di Matteo Salvini, "l'ennesima dimostrazione di una politica che vuole trasformare l'Italia in un campo profughi d'Europa, uno smantellamento di ogni possibilità da parte dello Stato italiano di difendere i propri confini e di fare politiche serie in materia di immigrazione irregolare", secondo la presidente di Fratelli d'Italia, intervenuta questa mattina a Cremona, durante l'assemblea provinciale degli industriali.
"Col calar delle tenebre Giuseppe 2 e il suo governo hanno smantellato i decreti sicurezza e immigrazione del loro più grande nemico: il Giuseppe 1", scrive la Meloni in un post di Facebook, che parla di "furore ideologico" del governo che "rischia di devastare l'Italia e la dice lunga sulle priorità di questa maggioranza".
"Considero anche un paradosso - dice ai giornalisti - che nel momento in cui si prendono in considerazione misure restrittive per gli italiani, queste misure restrittive non si applichino alle organizzazioni non governative".
Durante l'assemblea provinciale di Confindustria, Giorgia Meloni, si sofferma sull'emergenza sanitaria e le misure messe in campo dal governo per contrastare la diffusione dei contagi. "Continuo a chiedere che ci sia chiarezza. Non abbiamo mai messo in discussione le misure che il governo, potendo contare su esperti, decideva di mettere in campo. Chiediamo chiarezza sulle notizie in maniera di diffusione del Covid-19", ha detto.
La presidente di Fratelli d'Italia chiede che il governo faccia chiarezza sul quadro sanitario del Paese, comunicando i dati dei contagiati in rapporto a tamponi, degli ospedalizzati in rapporto ai contagiati, dei decessi in rapporto agli ospedalizzati. Tra le altre cose ha chiesto anche la pubblicazione degli atti del Cts. "Prorogare lo stato d'emergenza è una misura molto impattante" e "rischia di creare danni" al Paese. "Abbiamo una difficoltà oggettiva a valutare serenamente senza avere queste certezze", ha affermato.
Il governo riscrive i decreti sicurezza
Con una seduta durata meno di un'ora, il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri sera, su proposta del premier Giuseppe Conte, del ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, un nuovo decreto-legge che manda in soffitta i precedenti voluti da Matteo Salvini, introducendo disposizioni urgenti in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare, modifica agli articoli 131-bis e 588 del codice penale, nonché misure in materia di divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico trattenimento e di contrasto all’utilizzo distorto del web.
Il provvedimento modifica la disciplina vigente in materia di requisiti per il rilascio del permesso di soggiorno per esigenze di protezione del cittadino straniero, di limiti all’ingresso e transito nelle acque territoriali, con la ridefinizione delle sanzioni, e di inapplicabilità della causa di non punibilità per “particolare tenuità del fatto” ad alcune fattispecie di reato.
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