La senatrice a vita Liliana Segre crede che si sia drammatizzato troppo sul taglio dei parlamentari. Secondo lei ci sono “buone ragioni sia per il sì, sia per il no”, ma al termine della sua riflessione ha preferito orientarsi “per il no soprattutto in coerenza con il mio atteggiamento generale verso il Parlamento”.
“Sentir parlare di questa istituzione che fa parte della mia religione civile come se tutto si riducesse a costi e poltrone, è qualcosa che proprio non mi appartiene”.
Così si è espressa la senatrice a vita Liliana Segre raggiunta dal quotidiano La Repubblica che le ha chiesto il suo parere sull’argomento.
Anche il giornalista e scrittore Roberto Saviano si è schierato per il no, ma lo ha fatto come protesta contro il PD che secondo lui è ormai insignificante e asservito al M5S.
Voteranno per il No al taglio dei parlamentari +Europa e altri piccoli partiti della destra, mentre la Lega di Salvini e Giorgia Meloni con il suo Fratelli d’Italia sembrano orientati verso il sì, ma con una certa cautela.
La Meloni oggi ha detto che fa un passo indietro e lascia ai cittadini italiani decidere, seppure si dice favorevole al taglio. Non considera però questa la migliore riforma del taglio ai parlamentari e si dice pronta a presentarne un’altra migliore se questa non dovesse essere votata favorevolmente dagli italiani.
Giuseppe Conte ieri ha fatto sapere che lui voterà sì al referendum.
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