"Il Mes non serve all'Italia". Dopo quella che sembrava essere un'apertura senza preclusioni verso il pacchetto di aiuti messo in campo dalla Ue, il premier Conte ci ripensa e mette in chiaro che l'Italia non ricorrerà al Mes.
"Quando si parla di Mes e se l'Italia lo attiverà, io mi fermo", queste le parole del premier riportate da Repubblica.
Nonostante le garanzie sull'assenza di condizionalità, le condizioni vantaggiose per l'apertura di una linea di credito da circa 36 miliardi di euro a un tasso di interesse prossimo allo zero, Conte considera il Mes come una stigma per l'Italia, che pregiudicherebbe la reputazione internazionale davanti ai mercati.
Se l'Italia dovesse accedere al Mes, verrebbe considerata l'"uomo malato" d'Europa, un marchio identico all'infamante "PIGS" che ci venne assegnato durante la crisi del 2011. Con queste motivazioni il premier lascia una porta aperta: "No, a meno che non se ne avvalga anche la Francia".
Del resto, sinora, nessuno Stato ha dichiarato di volerne fare richiesta, né Spagna, né Grecia e tanto meno il Portogallo.
Il Recovery Fund
L'obiettivo di Conte sarà il Recovery Fund, lo strumento messo sul tavolo del Consiglio europeo dopo il "nein" ai coronabond di Germania e Olanda, che assieme agli strumenti messi in campo dalla BCE resta lo strumento principale per far ripartire i Paesi colpiti dall'epidemia.
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