"Abbiamo visto le notizie arrivate dal Venezuela, ma abbiamo poche ragioni per credere a quello che arriva dal regime. Il regime di Maduro ha costantemente utilizzato la disinformazione per spostare l'attenzione sulla cattiva amministrazione del Venezuela", ha riferito un rappresentante del Dipartimento di Stato americano.
In precedenza il ministero degli Esteri colombiano aveva rigettato le accuse venezuelane sul coinvolgimento nel tentativo di invasione navale.
Ieri il presidente dell'Assemblea costituzionale nazionale venezuelana Diosdado Cabello ha dichiarato che 8 aggressori sono stati uccisi a seguito della reazione militare venezuelana, altri 2 sono stati arrestati. Ha inoltre affermato che uno degli arrestati era un agente dell'agenzia federale statunitense contro il traffico di droga Drug Enforcement Administration.
In Venezuela all'inizio del 2019 sono iniziate le proteste di piazza contro Nicolas Maduro poco dopo il suo giuramento da capo di Stato. Juan Guaidò, presidente dell'Assemblea nazionale, controllata dall'opposizione, si era autoproclamato presidente ad interim. Numerosi paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti hanno riconosciuto Guaidò come legittimo presidente. A sua volta Maduro ha definito il presidente del parlamento un burattino degli Stati Uniti.
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