In precedenza il presidente federale austriaco Alexander Van der Bellen aveva sollecitato che l’Austria, come membro dell’UE, "in una certa maniera" si rendesse partecipe nell'accoglimento dei rifugiati, soprattutto donne e bambini.
"La nostra linea, come governo federale, è esplicita: nessun accoglimento volontario ulteriore in Austria", ha detto Sebastian Kurz nel corso di una conferenza stampa.
Kurz ha detto che l’Austria è stata uno dei paesi dell’UE più colpiti dalla crisi dei migranti del 2015. In base alle quote pro capite, è poco probabile che un altro paese al mondo, tanto meno in Unione Europea, avrebbe accolto tale numero di rifugiati, quale il numero accolto dall’Austria in quel periodo, ha aggiunto.
"Invito prima ad integrare bene coloro chi sono già qui. Per esempio, abbiamo 30.000 rifugiati disoccupati, e sarebbe bello portarli al mercato del lavoro", ha sottolineato il cancelliere.
Alla fine di febbraio il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva dichiarato che la Turchia non era più in grado di trattenere i migranti ed ha aperto i suoi confini con l’UE. In seguito le autorità turche hanno affermato che migliaia di rifugiati si sono diretti verso i confini con l'UE, sia quelli terrestri, che quelle marittime. La Grecia, che confina con la Turchia, al momento non fa entrare i clandestini.
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