L'Autorità nazionale palestinese taglierà tutti i rapporti con gli Stati Uniti e con Israele. Lo ha annunciato il presidente dell'Anp, Mahmoud Abbas, al Cairo, durante la riunione straordinaria della Lega Araba, convocata dopo la presentazione del piano di pace per il Medio Oriente del presidente Donald Trump.
''Gli Stati Uniti non sono più un Paese amico dei palestinesi" e a causa dell'attuale amministrazione, non sono più in grado di svolgere il ruolo di arbitro tra Israele e Palestina.
L'Anp rifiuta il cosiddetto "Accordo del secolo" che definisce un piano senza nessuna logica. Un piano che non tiene conto del fatto che "Israele non è la patria solo degli ebrei, ma anche dei musulmani e dei cristiani". Accusa Trump di aver ''dato agli israeliani oltre il 90 per cento delle terre palestinesi'' e afferma di continuare a "credere nella pace".
Per questa ragione l'Anp continuerà ad attenersi all'''Iniziativa di pace araba'' e alle ''risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite''.
"Non passerò alla storia come il leader che ha venduto Gerusalemme".
L'incontro con Al Sisi
Prima della riunione straordinaria della Lega Araba, Abbas ha incontrato il presidente egiziano, Abdel Fatah al Sisi.
"Non c'è nessuna alternativa ai colloqui diretti tra palestinesi e israeliani per raggiungere un accordo consensuale all'interno di un quadro globale che garantisca la sostenibilità di questo accordo e ponga fine alle difficoltà del popolo palestinese, restituendogli tutti i suoi legittimi diritti e preservando i diritti di tutte le parti nel vivere in pace, sicurezza e stabilità", ha affermato al Sisi.
Il capo di stato egiziano ha ribadito la necessità della creazione di uno Stato palestinese indipendente e sovrano, secondo quanto previsto dalle risoluzioni delle Nazioni Unite e ha assicurato che l'Egitto è in prima linea per il raggiungimento della pace globale in Medio Oriente.
Il piano di Trump per risolvere conflitto israelo-palestinese
Trump ha affermato che il suo piano prevede la creazione di due Stati indipendenti per palestinesi ed israeliani. Secondo quanto previsto dall'amministrazione americana, Gerusalemme rimarrà la capitale "indivisibile" di Israele e gli insediamenti israeliani in Cisgiordania saranno riconosciuti dagli Stati Uniti. Tuttavia Israele deve congelare la costruzione di nuovi insediamenti nei territori palestinesi per quattro anni durante i negoziati sullo Stato palestinese.
Trump ha affermato poi che gli Stati Uniti apriranno un'Ambasciata in Palestina a Gerusalemme Est ed ha sottolineato che la sua mappa raddoppia i territori palestinesi.
"L'accordo del secolo" tra Israele e Palestina non porterà alcun rischio alla sicurezza di Israele, ha evidenziato Trump, aggiungendo che per i palestinesi potrebbe essere l'ultima opportunità per avere il proprio Stato.
A Netanyahu piace il piano di Trump
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che "l'accordo del secolo" del presidente degli Stati Uniti Donald Trump è un percorso realistico per la pace.
"In questo giorno avete determinato il percorso verso un futuro meraviglioso, verso un bellissimo futuro per Israele, la Palestina e l'intera regione. Un vero percorso realistico per la pace", ha detto Netanyahu nella dichiarazione congiunta con Trump, trasmessa dai canali televisivi israeliani.
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