In precedenza, Trump ha affermato che il suo piano prevede la creazione di due Stati indipendenti per palestinesi ed israeliani. Secondo quanto previsto dall'amministrazione americana, Gerusalemme rimarrà la capitale "indivisibile" di Israele e gli insediamenti israeliani in Cisgiordania saranno riconosciuti dagli Stati Uniti. Tuttavia Israele deve congelare la costruzione di nuovi insediamenti nei territori palestinesi per quattro anni durante i negoziati sullo Stato palestinese.
"Così potrebbe apparire il futuro Stato della Palestina con la capitale in alcune parti di Gerusalemme Est", ha scritto Trump in un tweet mostrando la nuova mappa.
This is what a future State of Palestine can look like, with a capital in parts of East Jerusalem. pic.twitter.com/39vw3pPrAL
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) January 28, 2020
"Sosterrò sempre lo Stato di Israele e il popolo ebraico. Sostengo pienamente la loro sicurezza e il loro diritto a vivere nella loro patria storica. E' tempo per la pace", ha scritto Trump.
I will always stand with the State of Israel and the Jewish people. I strongly support their safety and security and their right to live within their historical homeland. It's time for peace! pic.twitter.com/lKwQ9IKTUG
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) January 28, 2020
Secondo la mappa pubblicata, la Palestina dovrebbe essere collegata da due autostrade con passaggi di frontiera verso la Giordania. La Cisgiordania palestinese sarà separata dalla Giordania da un lembo di territorio israeliano.
Inoltre la Striscia di Gaza palestinese sarà sostanzialmente ampliata, con l'aggiunta di due ampie zone presso il confine egiziano.
La mappa di Trump indica inoltre le Alture del Golan siriane come territorio israeliano.
La posizione palestinese
Nel processo di pace con Israele attualmente sospeso, i palestinesi chiedono che i futuri confini tra i due Stati sovrani seguano le linee che esistevano prima della Guerra dei Sei Giorni del 1967, con un eventuale scambio di territori. Sperano di creare il proprio stato in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza e vogliono Gerusalemme Est come capitale del loro nuovo Stato. Israele non vuole un ritorno ai confini del 1967, tanto meno condividere con gli arabi Gerusalemme, che è stata definita dalla leadership dello Stato ebraico come la capitale eterna e indivisibile.
Mosca prudente sull'accordo del secolo
Israele e Palestina dovrebbero prima esprimere la loro opinione sull'accordo del secolo, Mosca non è una parte coinvolta, ha dichiarato il viceministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov, evidenziando che "le parti coinvolte nel conflitto devono prendere le decisioni".
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