“Sì, loro partecipano”, ha risposto Sergey Naryshkin ad una domanda di Sputnik, se si può parlare di un coinvolgimento americano nella crisi boliviana.
Il capo del servizio segreto russo è convinto che la risoluzione della crisi non arriverà a breve.
“Andrà avanti così per molto tempo”, ha osservato Naryshkin.
Secondo il capo dell’SVR, gli Stati Uniti hanno bisogno di questa crisi per “cambiare la direzione politica” in Bolivia.
Evo Morales è stato eletto presidente della Bolivia con un distacco minimo lo scorso 20 ottobre, ma l’opposizione aveva denunciato numerose irregolarità. Prima Morales ha annunciato nuove elezioni, dopodiché sotto la pressione dei militari ha dovuto lasciare il Paese. In seguito anche il governo ha rimesso il mandato. Al momento il Paese sudamericano è guidato dal governo provvisorio con la ex presidente del Senato Jeanine Anez, che sta reprimendo con violenza le proteste. I sostenitori di Morales contestano la transizione del potere ad Anez e chiedono a gran voce le sue dimissioni.
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