Silvio Berlusconi è ufficialmente iscritto nel registro degli indagati nel procedimento che si svolge a Firenze, nell'ambito dell'inchiesta per le stragi di mafia del 1993 nel capoluogo toscano, a Roma, e a Milano.
La certificazione ufficiale è stata depositata questa mattina nella cancelleria della seconda sezione della Corte d'assise d'appello di Palermo, che sta celebrando il giudizio di secondo grado sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia.
Il Cavaliere è stato citato come teste dalla difesa del senatore Marcello dell'Utri, a sua volta imputato proprio nel processo d'appello sulla trattativa Stato-mafia.
Ora Berlusconi potrà avvalersi della facoltà di non rispondere, ma è ancora da stabilire quando il Cavaliere si presenterà in aula, dopo il suo rifiuto alla convocazione ricevuta per il 3 ottobre per via di impegni istituzionali a Bruxelles.
L'inchiesta su Berlusconi e sullo stesso Dell'Utri fu riaperta, dopo una precedente archiviazione, a seguito delle intercettazioni in carcere dei colloqui del boss di Brancaccio Giuseppe Graviano, che nominava l'ex premier in qualità di complice e mandante occulto degli eccidi in Continente.
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