Dopo la firma dell’accordo raggiunto in Qatar tra talebani e Stati Uniti, il movimento islamico non intende attaccare le truppe statunitensi in Afghanistan. Lo ha dichiarato, come riporta il canale televisivo Al Jazeera, Mohammed Suhail Shaheen, il portavoce dell’ufficio qatariota del movimento dei Talebani.
“Noi smetteremo di attaccare gli americani solo se loro non attaccano le nostre posizioni e firmano l’accordo di pace”, ha detto Shaheen. Come ha riferito il rappresentante del movimento, i talebani “hanno accettato l'invito del presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla sua residenza a Camp David, ma sono disposti ad visitarlo solo dopo la firma dell’accordo raggiunto in Qatar”.
Shaheen ha affermato che anche la partecipazione nel dialogo dei rappresentanti del governo afghano può essere considerata solo dopo la firma dell’accordo.
“Dopo il ritiro delle truppe americane tutti gli afgani senza eccezione prenderanno parte alla ricostruzione dell'Afghanistan”, ritiene il portavoce talebano.
Ieri il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di aver cancellato gli incontri con il presidente afghano Ashraf Ghani e i leader del movimento talebano a causa dei recenti attentati a Kabul.
L'Afghanistan soffre da tempo di una situazione d'instabilità totale. Il governo continua a combattere i talebani, che conducono una guerra contro Kabul da quasi due decenni.
L'accordo tra USA e Talebani in Qatar
Il presidente afghano Ashraf Ghani avrebbe chiesto di mostrargli l’accordo finale delle parti, mentre i Talebani non riconoscono il governo di Ghani.
L’attentato a Kabul
Il 2 settembre scorso una grande esplosione si è verificata nel distretto PD9 di Kabul, dove si trovano truppe e agenzie straniere. Poche ore dopo il rappresentante speciale degli Stati Uniti per la riconciliazione in Afghanistan, Zalmay Khalilzad, ha condiviso con le autorità del Paese i dettagli di un accordo di pace redatto da talebani e Stati Uniti durante dei negoziati nella capitale del Qatar, Doha. Tre giorni dopo, tre esplosioni hanno fatto tremare Kabul uccidendo dozzine di persone, tra cui un soldato americano. I talebani hanno rivendicato la responsabilità degli attacchi.
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