Il presidente polacco Andrzej Duda aveva dichiarato in precedenza che la questione delle riparazioni di guerra da parte della Germania per i danni causati durante la Seconda guerra mondiale è ancora aperta. Il governo tedesco, a sua volta, aveva ripetutamente affermato che non intendeva effettuare pagamenti alla Polonia. A Berlino ritengono che siano già state pagate riparazioni sufficientemente ingenti e che non esista motivo di mettere in discussione la rinuncia alle riparazioni di guerra da parte della Polonia nel 1953.
Andrzej Duda, alla vigilia dell'80° anniversario dell’inizio della Seconda guerra mondiale, ha dichiarato in un'intervista al quotidiano tedesco Bild che Varsavia presto “presenterà il conto” a Berlino per le conseguenze dell'invasione nel territorio polacco.
Il presidente ha spiegato che nel 2017 è stata creata una commissione parlamentare sulle riparazioni di guerra. Questa commissione, come ha detto il capo dello stato, intende presentare il suo rapporto finale nel prossimo futuro.
Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, in un incontro pubblico nella penisola di Wasterplatte, obiettivo dell'offensiva che segnò lo scoppio della Seconda guerra mondiale, ha affermato che le perdite materiali che ha inflitto la Germania alla Polonia durante la guerra sono state “almeno dieci volte più” dei costi finanziari per la creazione del distretto industriale centrale del Paese.“Pertanto, dobbiamo parlare di tali perdite, dobbiamo ricordare, dobbiamo cercare la verità, dobbiamo chiedere il rimborso dei danni”, ha detto Morawiecki.
Nel mese di maggio il capo della commissione parlamentare sulle riparazioni di guerra Arkadiusz Mularczyk aveva dichiarato che la somma richiesta alla Germania ammonterebbe a circa un trilione di euro.
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