L'improvviso e inatteso ultimatum del leader Cinquestelle: Luigi Di Maio, brandito davanti alle telecamere dopo l'incontro col presidente incaricato, Giuseppe Conte (e subito dopo l'intervento dell'altro alleato, Nicola Zingaretti, ben più tiepido) ha letteralmente capovolto la situazione, che soltanto stamattina sembrava poter giungere tranquillamente ad un accordo tra le parti senza particolari spigolosità e rimesso all'aria la faticosa trattativa di questi giorni tra Pd e M5S.
Facendo fibrillare, come di consueto, la comunicazione social. Su Twitter sembra essersi scoperchiata una pentola bollente.
A cominciare da una delle figure più presenti della trattativa, come la piddina Paola De Micheli per la quale quella di Di Maio è una posizione incomprensibile:
Quello di Di Maio è un comportamento incomprensibile, che non ci fa cambiare linea e posizione rispetto all'incontro con #Conte. Non comprendiamo questo passo indietro, il sospetto che ci siano problemi nei M5s è alto, speriamo la sua posizione sia più chiara nelle prossime ore
— Paola De Micheli (@paola_demicheli) August 30, 2019
“Inaccettabili” gli ultimatum di Di Maio per Graziano Del Rio, un altro del Pd presente alla trattativa:
"I democratici sono impegnati a sostenere lealmente lo sforzo del presidente Conte. Questo sforzo da solo ha già fatto recuperare fiducia nell’Italia. Gli ultimatum di Di Maio al presidente incaricato sono davvero inaccettabili" - @graziano_delrio
— Deputati PD (@Deputatipd) August 30, 2019
Ci vanno giù pesanti la renziana di ferro, Alessia Rotta che non lesina sull'ironia:
I 10 punti vincolanti di #DiMaio per fare governo.
— Alessia Rotta (@alessiarotta) August 30, 2019
Di Maio vicepremier
Di Maio vicepremier
Di Maio vicepremier
Di Maio vicepremier
Di Maio vicepremier
Di Maio vicepremier
Di Maio vicepremier
Di Maio vicepremier
Di Maio vicepremier
Di Maio vicepremier #GovernoContebis
e Marco Miccoli, piddino capitolino:
I ricatti e le minacce sono irricevibili e non ci fanno paura.
— marco miccoli (@marcomiccoli1) August 30, 2019
Con l'arroganza e l'irresponsabilità si ferma tutto.
Si chiariscano tra loro e poi chiariscano al paese cosa vogliono fare.
A noi interessa l'#Italia non il destino di uno solo.#Contebis #DiMaio #pdnetwork #M5S
Insopportabili le definisce Marco Furfaro, già Sel e SI “dopo tanta fatica”:
Una fatica assurda, lavoriamo giorno e notte per provare a costruire un programma serio e di svolta. Poi, le giravolte incomprensibili. Siamo gente che ha a cuore l'Italia... ma gli ultimatum di Di Maio e le sue ambizioni personali sono insopportabili. #GovernoContebis
— Marco Furfaro (@marcofurfaro) August 30, 2019
Andrea Orlando, candidato al dicastero della Giustizia o al vice-premierato per il Conte bis in itinere (ma che comunque pare già scricchiolare) senza mezzi termini chiede “chiarezza”:
Incomprensibile la conferenza stampa di Luigi Di Maio.
— Andrea Orlando (@AndreaOrlandosp) August 30, 2019
Ha cambiato idea?
Lo dica con chiarezza.
Le minacce di Di Maio sono "irricevibili" per Maria Elena Boschi:
I dati ISTAT di oggi dicono che il PIL è diventato NEGATIVO con il governo gialloverde. Noi vogliamo evitare recessione e aumento IVA. Ma proprio per questo gli ultimatum e le minacce di Di Maio sono irricevibili #GovernoDiSvolta
— maria elena boschi (@meb) August 30, 2019
Ma tra i possibili alleati di Di Maio c'è chi come Nicola Fratoianni di SI, forse capita l'antifona, rivolge la sua attenzione ai 30 profughi della Mediterraneo ancora a largo di Lampedusa chiedendone l'immediato sbarco. Mentre chi, come il leghista Fontana, già ministro della Famiglia, poco fa lamentava su twitter il rischio di adozioni facili per tutti nel prossimo governo Pd-M5S e pure marijuana libera per tutti. Ma il suo tweet sembra già ormai obsoleto.
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