Lo ha dichiarato il presidente della commissione esteri della camera alta del Parlamento russo Konstantin Kosachev.
"Le autorità georgiane, che hanno la piena responsabilità dell'organizzazione della sessione dell'Assemblea interparlamentare dell'Ortodossia, si sono tolte di mezzo sotto la pressione dell'opposizione filo-NATO assolvendosi. E le autorità georgiane, che sono responsabili della situazione nel Paese, hanno immediatamente scaricato questa responsabilità nei confronti della Russia, essenzialmente con una forma irragionevole ed offensiva", ha scritto il politico in un post su Facebook.
Secondo Kosachev, la forma ha determinato il contenuto.
"La definizione "la Russia è il nemico", pronunciata dalla presidente georgiana, ha immediatamente trasformato tutti i russi, senza eccezione, arrivati in Georgia in occupanti."
Il politico ha difeso la decisione presa dal presidente russo Vladimir Putin di sospendere i collegamenti aerei civili con la Georgia.
"...la responsabilità sulla sicurezza dei cittadini russi in Georgia, a differenza delle autorità georgiane, non se l'è tolta".
Kosachev ritiene che "le dichiarazioni di rito sull'amore per i turisti russi" non siano chiaramente sufficienti.
In Georgia sono scoppiate le proteste ed i disordini dopo che a seguito di un evento interparlamentare un deputato della Duma russa ha preso come da protocollo il posto che di solito occupa il presidente del Parlamento georgiano.
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