Gli altri candidati hanno ottenuto meno della metà dei voti ricevuti da Johnson. Il ministro degli esteri Jeremy Hunt è al secondo posto con 43 voti. Seguono il ministro dell'agricoltura Michael Gove con 37 voti, l’ex ministro della Brexit Dominic Raab con 27.
Per andare passare il turno, un candidato ha bisogno del 5% dei deputati conservatori, ovvero 17 voti. Per questo motivo, tre dei dieci candidati sono stati esclusi. Il prossimo voto si terrà il 18 giugno. Per andare al terzo turno, sarà necessario almeno il 10% dei voti.
Il 12 giugno, Johnson ha iniziato ufficialmente iniziato la sua corsa per la carica di primo ministro. In precedenza, Johnson ha detto che Londra non avrebbe pagato l'Unione Europea se fosse stato eletto primo ministro. Successivamente, la Francia ha osservato che il Regno Unito avrebbe dovuto farlo per evitare il default sul debito sovrano.
Johnson è uno dei principali oppositori del "soft deal", che l'ex primo ministro ha concordato con l'UE. Nel luglio 2018, a causa di disaccordi su queste basi, ha rassegnato le dimissione da ministro degli esteri.
Il Regno Unito avrebbe dovuto lasciare l'UE il 29 marzo 2019. A causa della crisi di governo, l'Unione Europea ha posticipato l’uscita al 31 ottobre.
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