“Speriamo che il sostegno russo a Maduro arrivi a conclusione”, ha aggiunto il segretario di Stato.
Washington vuole che nessun paese interferisca nella situazione in Venezuela, e che questa venga risolta dal popolo venezuelano, ha dichiarato Pompeo.
“Vogliamo che nessun paese interferisca negli affari del Venezuela, vogliamo che il popolo venezuelano ottenga la sua democrazia, che il popolo venezuelano scelga il suo leader, Mr. Maduro o chiunque altro", ha detto Pompeo in una conferenza stampa.
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato di aver discusso apertamente del Venezuela con il segretario di Stato americano Mike Pompeo; La Russia è favorevole a risolvere la crisi attraverso il dialogo inter-venezuelano.
"Per quanto riguarda l'agenda internazionale, abbiamo francamente parlato su molte questioni, compresa la situazione del Venezuela: la Russia è favorevole affinché la popolazione di questo paese definisca il proprio futuro, e in questo senso è estremamente importante che tutte le forze politiche patriottiche responsabili di questo paese avviino un dialogo tra di loro, cosa alla quale, di fatto, esorta un certo numero di paesi della regione nel quadro del cosiddetto meccanismo di Montevideo e il governo, come ha detto Nicolas Maduro, è pronto per un tale dialogo", ha detto Lavrov nel corso della conferenza stampa.
L'opposizione del Venezuela il 30 aprile ha tentato un colpo di stato. Il capo del parlamento Juan Guaidó, che si è dichiarato illegalmente presidente a interim, e i suoi sostenitori si sono radunati a Caracas davanti alla base militare di Carlota. In precedenza, Guaidó ha invitato il popolo del Venezuela e l'esercito a scendere in strada per completare l'Operazione Freedom per rovesciare il presidente legittimo, Nicolas Maduro. Il Capo dello Stato e il ministro della Difesa hanno dichiarato la lealtà delle forze armate alle autorità legittime. Le autorità hanno successivamente annunciato il fallimento del tentativo di colpo di stato e Maduro ha ordinato d'iniziare a indagare sugli eventi del 30 aprile.
In Venezuela, il 21 gennaio, sono iniziate le proteste di massa contro il presidente Maduro poco dopo il suo giuramento. Un certo numero di paesi occidentali, guidati dagli Stati Uniti, hanno riconosciuto Guaidó come presidente a interim. A sua volta, Maduro ha definito il capo del parlamento un fantoccio degli Stati Uniti. La Russia, la Cina, la Turchia e un certo numero di altri paesi hanno sostenuto Maduro come presidente legittimo.
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