La Francia, in qualità di presidente del Consiglio d'Europa, cercherà di compiere ogni sforzo per determinare il futuro sviluppo del Consiglio.
Lunedì, durante un incontro con il segretario generale del Consiglio d'Europa, Thorbjørn Jagland, il presidente francese ha espresso la speranza che la Russia rimanga membro del Consiglio d'Europa, riferisce BFM TV.
"Il Consiglio d'Europa ha bisogno della Russia, così come la Russia e i russi hanno bisogno del Consiglio d'Europa. (...) Ciò implica che i diritti della Russia come stato membro della CE devono essere rispettati, e che la Russia, a sua volta, deve adempiere ai suoi obblighi nei confronti dell'organizzazione" ha detto Emmanuel Macron in un sito web francese.
BFM TV rileva che negli ultimi anni il Consiglio d'Europa, che ha celebrato il suo 70° anniversario questa domenica, sta vivendo una crisi nelle relazioni con la Russia, che a giugno potrebbe superare il punto di non ritorno in vista delle elezioni del successore di Thorbjørn Jagland. Tali tensioni sono emerse dopo che l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (APCE) ha privato la delegazione russa del suo diritto di voto come sanzioni per l'annessione della Crimea nel 2014. In risposta dal 2017 Mosca ha sospeso il suo contributo finanziario annuale al Consiglio d'Europa per un importo di 33 milioni di euro e minaccia di ritirarsi dal Consiglio se ai suoi parlamentari non verrà restituito il diritto di voto e se non potranno partecipare alle elezioni del nuovo Segretario generale.
"Il Consiglio d'Europa sta affrontando una prova di resistenza. (...) Una prova di resistenza per i valori della democrazia e dello stato di diritto, sui quali si basa e che difende. Ora questi valori vengono contestati da molti membri dell'organizzazione", ha affermato Macron, riferendosi alla crescita del populismo in Europa e alle violazioni dei diritti umani in alcuni paesi.
Come ricorda il sito francese, il Consiglio d'Europa conta 47 stati membri, tra cui Turchia, Russia, vari paesi europei, Armenia e Azerbaigian. La sua missione è proteggere i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto. La Corte europea dei diritti dell'uomo è l'organo giudiziario del Consiglio d'Europa e il tribunale di ultima istanza per coloro i cui diritti vengono violati da uno Stato appartenente all'organizzazione.
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