"Il Santo Padre si riserverà sempre l'opportunità di verificare la volontà di entrambe le parti, scoprendo se ci sono le condizioni per muoversi su questa strada", ha detto ai giornalisti giovedì il direttore a interim della Sala stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti.
Martedì, durante la tradizionale conversazione con i giornalisti sull'aereo durante il ritorno dal viaggio apostolico negli Emirati Arabi, Papa Francesco ha affermato che la mediazione della Santa Sede in Venezuela è possibile solo se entrambe le parti lo chiedono.
Lunedì in un'intervista al canale d'informazione italiano Sky TG24, il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha riferito di aver inviato una lettera a Papa Francesco chiedendo assistenza per "facilitare il dialogo" nel paese.
Il presidente del parlamento venezuelano Juan Guaidò il 23 gennaio si è autoproclamato capo dello stato per la durata del governo provvisorio. Gli Stati Uniti e un certo numero di altri paesi hanno dichiarato il riconoscimento di Guaidò e hanno chiesto che il presidente venezuelano Nicolas Maduro, la cui elezione non è considerata legittima, non consentisse azioni violente contro l'opposizione. Maduro si è dichiarò il presidente costituzionale e ha chiamato il capo del parlamento dell'opposizione "un fantoccio degli Stati Uniti". La Russia, la Cina e molti altri paesi hanno sostenuto Nicolas Maduro come legittimo presidente del Venezuela.
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