"Acar nel corso di un incontro con Jeffrey ha detto che Ankara si aspetta da Washington la cessazione della collaborazione con l'ala del partito dei lavoratori del Kurdistan, lo YPG, le forze di autodifesa curde, e la realizzazione in tempi rapidi di una carta stradale per la zona di Manzhib. Ha riferito della sensibilità di Ankara per l'integrità territoriale della Siria e ha espresso la convinzione che la Turchia e gli USA, lavorando insieme, possono risolvere i problemi accumulati", si legge in un comunicato del ministero della Difesa della Turchia.
Il presidente Turco Tayyip Erdogan ha detto in precedenza che Ankara è pronta a iniziare l'operazione a est dell'Eufrate, e anche a Manzhib contro le forze di auto-difesa dei curdi siriani, se gli USA non se ne vanno da lì. Ha poi riferito che ha deciso di rinviare l'inizio dell'operazione militare in Siria dopo una conversazione telefonica con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump il 14 dicembre, a seguito del quale il presidente americano ha deciso di ritirare le truppe dalla Siria.
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