"Un numero enorme di militanti dello Stato Islamico, quasi settemila, sono in Afghanistan, e i loro rifornimenti di armi sono finanziati dall'Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti; gli americani li usano come leva per fare pressione su Iran, Russia e Cina", ha detto Purdastan.
Ha anche sottolineato che, a causa del buon lavoro svolto dai servizi di intelligence del paese, l'Iran "sa per certo" la posizione dei terroristi.
A maggio, il capo supremo iraniano, l'ayatollah Ali Khamenei e il generale maggiore Yahya Rahim Safavi, hanno annunciato che gli Stati Uniti stanno trasferendo in Afghanistan i guerriglieri del gruppo terroristico dello Stato islamico. Prima di questo, il capo dello Stato maggiore iraniano, Mohammad Baker, sospettava che gli Stati Uniti stessero trasferendo in Afghanistan i guerriglieri, inclusi i terroristi Daesh. Un punto di vista simile è stato espresso dall'ex capo del ministero della Difesa iraniano, Ahmad Vahid, che ha affermato che le "forze occidentali" dopo la sconfitta dello Stato Islamico in Siria e Iraq stanno trasferendo i militanti in Afghanistan e Asia centrale.
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