"Secondo l'accordo russo-ucraino del 2003, le navi militari di Paesi stranieri possono entrare nelle acque del Mare d'Azov solo con il consenso di entrambe le parti, la Russia e l'Ucraina", ha ricordato a Sputnik Muradov.
Secondo il politico, da Mosca non arriverà il via libera.
Allo stesso tempo ha definito inaccettabile la comparsa di navi da guerra straniere nel Mare d'Azov.
Muradov ha inoltre espresso l'opinione che la provocazione di novembre nello stretto di Kerch sia stata pianificata ed attuata dalle autorità ucraine per chiedere l'invio di navi militari dei loro protettori occidentali interessati a destabilizzare la situazione in prossimità dei confini russi.
La scorsa settimana il vice ministro dei Territori "Temporaneamente Occupati" dell'Ucraina Yury Grymchak aveva dichiarato che Kiev intende continuare a cercare di inviare le sue navi militari attraverso lo stretto di Kerch.
In precedenza erano stati annunciati i piani per far passare navi da guerra attraverso lo Stretto di Kerch da Yury Biryukov, consigliere del presidente ucraino Petr Poroshenko, e dal segretario del consiglio di sicurezza e difesa nazionale Alexander Turchynov.
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