La maggior parte della squadra di governo britannica ritiene irrealizzabile l'accordo sulla Brexit raggiunto dalla premier Theresa May con la leadership della UE. Lo ha sostenuto oggi il Times.
All'interno del governo si sta già "discutendo apertamente" l'opportunità di indire un secondo referendum sulla Brexit, mentre "la premier ha subito un'altra umiliazione a Bruxelles" e la maggior parte dei ministri non si aspetta che l'accordo passi attraverso il Parlamento, scrive il giornale.
Secondo il Times, i membri del governo britannico stanno "valutando seriamente" come organizzare un altro referendum e quale quesito potrebbe essere rimesso al giudizio degli elettori. Questa idea è sostenuta in un modo o nell'altro da cinque ministri, tra cui il ministro delle Finanze Philip Hammond e la ministra del Lavoro e del Welfare Amber Rudd. Il ministro dell'Interno Sajid Javid e il ministro dell'Ambiente e dello Sviluppo Rurale Michael Gove si oppongono a questo scenario, insistendo sulla necessità di siglare l'accordo della Brexit con l'UE.
Un terzo gruppo è formato da ministri che sono contrari ad un nuovo referendum e sono disposti a portare avanti la Brexit senza l'accordo con Bruxelles. Tra questi si notano il ministro degli Esteri Jeremy Hunt, la presidente della Camera dei Comuni Andrea Leadsom e il lord cancelliere Elizabeth Truss.
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